dalla Gazzetta di Parma del 03/10/1992


Giovanni Lottici

Guido Parri

Livio Morini

Viaggio nel mondo delle società sportive
Allori e amicizia alla Bocciofila


In autunno cambiano i colori e le abitudini. Nel cuore del parco Mazzini, i boccisti stanno lavorando per allestire, in tempi record e nel migliore dei modi, i quattro campi al coperto, che saranno rimessi in funzione fra pochi giorni.
Con trecento soci iscritti, duecentocinquanta praticanti effettivi e una settantina di tesserati abilitati all'attività agonistica, la società bocciofila Salsese è, oltre che fra le più antiche, anche la più numerosa della città.
Affonda le radici nel periodo fra le due guerre, quando alcuni appassionati avevano formato un sodalizio precario e pionieristico, che col passare dei tempo aveva trovato una sede e qualche campo nel parco del Grand hotel des Thermes, a fianco della Latteria Svizzera.
«E' stato subito dopo la guerra - ricorda uno dei soci fondatori Enea Reali - che i giocatori più accaniti avevano deciso di realizzare nuovi campi nel parco Mazzini, dove sorgono ancora oggi, badando di sfruttare gli spazi fra i pini che esistevano già, senza danneggiarne alcuno. In questo luogo, fino ad allora, c'era stato il giardino zoologico di Salso, che venne trasformato nel tempio delle bocce».
Presidente della «Salsese» è Giovanni Lottici, ormai in scadenza di mandato. Entro la fine dell'anno tutte le cariche verranno rinnovate.
«Non sono un granché, come giocatore - dice il presidente - ma credo di aver dato un contributo valido al gruppo di bocciofili e alla società, che è soprattutto una grande famiglia, operosa ed affiatata. Negli ultimi anni sono stati compiuti sforzi enormi, per varare nuovi impianti e migliorare sempre l'assetto organizzativo».
Il vicepresidente, Guido Parri, non esita a definire il bocciodromo coperto «una struttura dalla spiccata valenza sociale, oltre che sportiva. Gli impianti sono frequentati per lo più da persone di una certa età, e le famiglie sanno che vengono per divertirsi, per fare sport (già, perché le bocce giovano alla salute senza limitazioni di età) e per stare qualche ora in compagnia.
E per mandare avanti questo centro occorre molto lavoro e molta generosità da parte dei soci attivisti.
Quest'anno abbiamo acquistato la speciale sabbia utilizzata per il rifacimento del fondo dei campi al coperto, che devono sopportare un utilizzo intensivo per tutto il periodo invernale, da ottobre ad aprile.
Inoltre, sempre grazie alla mano d'opera "volontaristica dei soci", abbiamo provveduto a sostituire le recinzioni in legno di tutti i sedici campi all'aperto».
Livio Morini è uno dei decani del gruppo: «Nel 1929 - ricorda - io giocavo già bocce, ed oggi continuo, con la stessa passione di sempre. Quando un gruppo è affiatato si lavora volentieri, e le opere che realizziamo vengono poi sfruttate
appieno
». Quindi enumera con orgoglio i suoi allori.
«Quest'anno, nonostante l'età non più verde, ho vinto la gara sociale. Una bella soddisfazione, anche perchè è il terzo successo nella carriera ultrassessantennale».
Tesserati per la Bocciofila Salsese ci sono anche dei campioni autentici. Il più celebre è Claudio Zurlini, l'unico giocatore salsese insieme a Giovanni Corradi, (che tuttavia è tesserato per la società tabianese) ad aver vinto il «garone», ovvero il gran premio città di Salsomaggiore, che si disputa da decenni sui campi del parco, a Ferragosto. E' una delle classicissime nazionali a coppie ed è il vanto della società sul fronte dell'organizzazione agonistica.
Una bella impresa l'ha realizzata anche la signora Maria Luisa Tinelli, che recentemente è riuscita ad aggiudicarsi una gara sociale, infrangendo il muro di divisione dei sessi.
«Sono poche ma agguerrite le donne che calcano i nostri campi - afferma Felice Burla, un altro socio "storico" della Salsese - e all'occorrenza sanno farsi valere anche contro il sesso forte».
Un altro convincimento, pur radicato, deve essere infranto. Le bocce non sono soltanto una attività «da vecchi».
«Al contrario - sostiene Giovanni Battistini - sui nostri campi, soprattutto alla sera, si possono vedere all'opera parecchi ragazzi, che sanno impegnarsi per acquisire punti e ben figurare nelle gare nazionali. Del resto sarebbe un peccato se l'esperienza degli anziani non venisse tramandata.
Eliano Giovanelli, giocatore talentuoso e artefice di numerosi exploit in competizioni importanti, da qualche anno ha tirato un poco i remi in barca, ma continua a frequentare i campi. «Io sono un oriundo per questa società, perché sono giunto a Salso proveniente da Monticelli. Ma qui ho trovato un ambiente ideale per la pratica sportiva e per la compagnia». Ormai è mezzogiorno e i bocciofili tornano a casa per il pranzo. L'appuntamento, irrinunciabile, è per la sera, verso le otto e mezzo, quando i campi si popolano, e fino a mezzanotte brulicano di «bocciatori» e «puntisti» di ogni livello tecnico. E poi, giocare a bocce costa decisamente poco, come tiene a precisare il presidente. Le tariffe vanno dalle tre alle quattromila lire l'ora. Anche al coperto.

Italo Abelli.


Eliano Giovanelli

Felice Burla

Giovanni Battistini

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